Connessioni internet fantastiche, e dove trovarle

Prendo in prestito, parafrasandolo, il titolo di un film fantasy, per parlare di qualcosa che non  è fantasia bensì realtà. O meglio dovrebbe esserlo per tutte le aziende e le attività imprenditoriali, di qualsiasi dimensione e fatturato.

Una premessa doverosa: parliamo di soluzioni business, se stai pensando di “risparmiare” qualche decina di euro l’anno con un contratto consumer ci salutiamo subito.
Torna a leggere quando ti lamenterai per la qualità del servizio o dei tempi di assistenza, e dopo che avrai perso qualche migliaio di euro per il fermo della tua attività.

Molti focalizzano la loro attenzione solo sulla velocità massima dichiarata, trascurando altri aspetti ancora più importanti. 

Vediamone alcuni:

  • velocità effettiva

  • banda minima  garantita

  • soluzioni alternative

  • tempi e termini di assistenza

Velocità di connessione 

Quando stipuli un contratto di fornitura per la connessione internet, ti viene sempre indicata la velocità massima disponibile, definita dal tipo di tecnologia utilizzata o da vincoli commerciali.

Ma questa non sarà mai l’effettiva velocità di navigazione, se utilizzi linee condivise.

Tutti sappiamo che la fibra pura (la cosiddetta FTTH) ha le maggiori prestazioni in velocità. Attualmente la maggior parte dei fornitori propone 2.5 Gbps in download e 300 Mpbs in upload. Eh sì, la fibra condivisa è asimmetrica. 

In pratica la velocità effettiva dipenderà comunque dalla congestione degli apparati di centrale, ma si avvicina molto a quella massima disponibile, purché tu sia collegato al router/modem con cavo di rete.

Se ti colleghi in Wi-Fi devi ricordare che questo impatterà notevolmente sulla velocità, con riduzioni anche superiori al 50% (per il download).

Capiamoci, navigare in Wi-Fi a 802 in down e 298 in up, con un Ping di 7 millisecondi supera ampiamente le esigenze del 98% delle attività professionali e industriali.

Il discorso cambia molto quando utilizzi altri tipi di connessione, tipicamente in fibra/rame (FTTC) o peggio ancora Adsl (anche se queste ultime sono sempre meno).

Qui entra in gioco un altro fattore, ovvero la distanza dal cabinet; poiché la fibra arriva alla cabina di via, e poi al tuo ufficio/azienda/attività con un cavo in rame, impatta molto la dispersione causata dalla distanza e dal degrado del cavo stesso.

Un fornitore serio non ti attiva la connessione FTTC se la distanza dal cabinet supera gli 800 metri, distanza alla quale realisticamente avrai un degrado di circa il 70/80%. Più sei vicino e più la velocità aumenta; ma ricorda sempre che se poi ti colleghi in Wi-Fi avrai una ulteriore riduzione.

Purtroppo la rete in rame è ancora oggetto di monopolio, e chi lo detiene non ha alcun interesse a spendere in manutenzione.

Banda Minima Garantita

Questo sarebbe l’unico parametro affidabile e certo per valutare la qualità del servizio che ti verrà fornito. Uso il condizionale perché dipende anche dal tipo di contratto che sottoscrivi, e qui veniamo alla differenza tra connessione condivisa e dedicata.

  • Connessione condivisa. La linea che arriva a te non è connessa direttamente all’operatore, ma passa tra uno switch nell’armadio di distruzione (la cabina di via, per capirci) e tramite la centrale di zona. Solo dopo arriva al POP (ovvero alla centrale dell’operatore; quindi tutti questi passaggi sono condivisi tra tutti gli utenti.

  • Connessione dedicata. La tua utenza è collegata direttamente al POP, senza intermediazioni, e la linea è utilizzata solo da te.

Prima che mi domandi perché allora non si utilizzano solo linee dedicate, ti rispondo che queste hanno costi di gestione (e spesso anche di installazione) molto più elevati, quindi sono offerte a progetto. Puoi averla anche tu certo, ma sappi che devi essere disposto a sborsare molto più del costo di una pizza e birra.

La connessione dedicata ha però il vantaggio di avere una Banda Minima Garantita pari al 100% della velocità pattuita in sede di contratto; quindi una linea 100/100 (100 Mbps simmetrici in download e upload) ti garantiscono una velocità di navigazione a 100 Mpbs.

I contratti di connessione condivisa solitamente non prevedono BMG (per le offerte con modem), oppure banda garantita molto più bassa della velocità di punta (per le offerte con router); ad esempio un operatore (uno dei pochi peraltro a presentare BMG anche su linee condivise) garantisce 78.5 Mbps sulla linea ftth a 1 Gbps.

Perché questo? Perché, come scrivo sopra, la connessione viene utilizzata da molti altri utenti, e in momenti di congestione non è possibile assicurare a tutti la massima velocità possibile.

Sulle forniture in ADSL nessuno garantisce la banda minima.

Cosa fare per avere una connessione migliore, e continuità di servizio

Come scrivo sopra, la soluzione ideale è una connessione in fibra dedicata; ma poiché ha dei costi notevolmente superiori, è da considerare un investimento utile solo a chi ne abbia reale necessità.

Qual’è allora la soluzione alternativa praticabile per tutti? Avere più linee dati, ma anche in questo caso vi sono alcune differenze.

  • Connessione di back up. Si tratta di una seconda linea (fissa o 4G) che entra in funzione in caso di assenza di segnale alla linea principale; però non ne migliora la qualità o la velocità, ma ti consente di essere sempre operativo.

  • Load balancing. Funziona come il back up, con la differenza che la seconda linea è attiva; si utilizza un apparato (load balancer) che instrada automaticamente il tuo traffico dati sulla linea più performante. Attenzione però, non somma le due velocità.

  • Bonding. Tra le tre è l’unica soluzione in grado di aumentare la velocità di navigazione. Praticamente si tratta di un modem particolare che consente di addizionare le velocità di diverse tipologie di connessione (o diversi fornitori).

Chiaramente tutte queste soluzioni richiedono un intervento tecnico di configurazione, oltre che di specifici apparati. Puoi decidere di rivolgerti ad un tuo IT di fiducia, oppure di avvalerti dei System Integrator del provider.

Sono tipicamente soluzioni studiate per le PMI, ma vi sono anche offerte molto economiche dedicate a professionisti e piccole attività, gestite in toto dal fornitore ed incluse nel canone mensile di servizio che includono back up e bonding (quest’ultimo solo in caso di adsl o FTTC, ovviamente)

Quanto ti costa il fermo della tua attività?

Un aspetto che pochi prendono in considerazione, sono i livelli di assistenza in caso di guasto; i più si limitano agli scongiuri.

Nei contratti a progetto, o in quelli più complessi ed articolati, solitamente sono inclusi degli SLA (Service Level Agreement) di intervento, e se non lo sono di default si possono inserire come opzioni aggiuntive.

Per quanto riguarda professionisti, piccoli uffici e piccole attività di solito invece si cerca di scegliere solo il fornitore che abbia fama di avere il migliore servizio di customer care. Ma se lo pensi ti stai sbagliando.

Anche per forniture “standard” di piccole attività, possono essere previste ed inserite in contratto delle tempistiche per garantire interventi in 6 o 12 ore solari, durante orari lavorativi o H24 ed anche nei giorni festivi. 

Chiaramente anche questo richiede un piccolissimo supplemento di canone, ma nulla in confronto alle perdite che certamente hai in caso di fermo dell’attività.

Quindi sì, le connessioni “fantastiche” si possono trovare, e se proprio non sono fantastiche si trovano ottime soluzioni alternative che ti mettono in grado di lavorare bene e sempre

Se vuoi conoscerle più nel dettaglio chiedi a noi, ti forniremo tutte le indicazioni (e non te le facciamo pagare, eh)

Ma ricorda, non puoi pensare di avere tutto questo al costo di una linea consumer. E se nonostante quanto abbiamo scritto pensi ancora che una buona connessione internet sia un costo anziché un asset primario, e preferisci perdere qualche centinaio o migliaio di euro …continua pure a fare gli scongiuri

Blog article by Maurizio Passerini CC BY-NC-SA 4.0

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