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𝗜𝗡𝗡𝗢𝗩𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗜𝗚𝗜𝗧𝗔𝗟𝗘 …𝗔𝗡𝗔𝗟𝗢𝗚𝗜𝗖𝗔
Può sembrare un controsenso, ma non lo è del tutto. Nel senso che si può applicare l’innovazione digitale a qualcosa di tradizionale ed analogico, senza stravolgerlo.
Maggiori informazioniPuò sembrare un controsenso, ma non lo è del tutto. Nel senso che si può applicare l’innovazione digitale a qualcosa di tradizionale ed analogico, senza stravolgerlo.
Maggiori informazioniPremetto che l’articolo sarà piuttosto lungo, perché gli aspetti da affrontare sono molti. Non potrò approfondirli tutti, ma iniziamo a vedere quali sono.
La prima premessa indispensabile è capirsi sul significato dei termini, perché influiscono sia sulle modalità di lavoro che sugli aspetti legislativi.
Maggiori informazioniIoT, Internet Of Things, internet delle cose. Spesso sentiamo questi termini e ci immaginiamo qualcosa di fantascientifico (o almeno che qualche anno fa ci sembrava tale), come auto con guida autonoma, o frigoriferi che mandano al supermercato la lista della spesa e che poi ci arriva direttamente a casa.
Maggiori informazioniSoftware Defined Network (da ora in avanti SDN) indica un nuovo paradigma tecnologico che accompagnera’ nel corso dei prossimi anni l’evoluzione tecnologica dei servizi di rete tradizionali. All’interno del contesto SDN si colloca l’SD-WAN (Software Defined Wide Area Network). L’SD-WAN permette alle aziende d’inviare dati internamente tra le sedi in modo sicuro e protetto utilizzando soluzioni di crittografia.
Nel capitolo precedente ho parlato di cloud, e presentato un caso di studio piuttosto complesso ed articolato.
Ora faccio un passo indietro, per parlare di una soluzione cloud “basica” ma indispensabile a tutti, anche ai professionisti ed alle piccole aziende: lo storage in cloud ed il backup dei dati.
Come sono solito ripetere, la questione non è “se” ma “quando” avrai bisogno di recuperare i tuoi dati. Non è detto che debba necessariamente accadere per colpa di un virus o di un malware (anche se è abbastanza probabile che prima o poi accada), ma può rendersi necessario per una rottura dell’hardware, o per necessità di installare o modificare il software o il sistema operativo, o più semplicemente ti hanno rubato il portatile con tutto il tuo lavoro dell’ultima settimana (sii sincero, hai effettuato almeno un backup nell’ultimo mese?)
Maggiori informazioniChi domanda comanda? No, chi domanda risolve!
In realtà anche la prima affermazione è corretta, se interpretiamo il “comanda” come proporre la giusta soluzione al problema del cliente, ed attraverso questa chiudere una trattativa.
Quando faccio formazione ai venditori, sono solito dire che se non fanno almeno 100 domande hanno sbagliato, perché può capitare di non riuscire a far emergere ciò che crea sofferenza al cliente (ciò che gli crea il “mal di pancia”). In qualità di venditore, a mia volta, mi sono creato negli anni una forma mentale che mi porta a non dare mai nulla per scontato, a indagare sempre scavando a fondo nelle abitudini (lavorative) del cliente e a cercare di far emergere i suoi desideri, anche quando apparentemente scollegati dal servizio che io vendo.
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